“Otto lustri d’arte” – Personale di pittura di Ivo Batocco

Cingoli, Chiesa di San Domenico
31 marzo – 15 aprile 2012

Un gesto di delicatezza ancor prima di una mostra di pittura per celebrare nella città natale 40 anni dedicati all’arte.

Così, nel mentre si lavora con il Museo dell’Emigrazione alla mostra “La rotta della speranza” incentrata proprio sul tema della grande emigrazione italiana (con varie prenotazioni in Italia e all’estero) Ivo Batocco ha intenso ricordare otto lustri di attività a Cingoli.

All‘inaugurazionesabato 31 marzo alle ore 16 nel sala “G.Verdi” del Palazzo comunale di Cingoli – porteranno il loro saluto: il Sindaco di Cingoli Sen. Filippo Saltamartini, l’Assessore della Provincia di Macerata Massimiliano Bianchini, il Consigliere Delegato Eugenio Morganti.

Dopo i saluti istituzionali sono previsti gli interventi del Direttore della Pinacoteca comunale di Cingoli Luca Pernici e dello storico dell’arte Alberto Mazzacchera.

Sono passati molti anni da quando Ivo Batocco apprendeva i primi rudimenti dal cugino Raul, pittore e docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Poi quasi una folgorazione, in anni di studio disperato in una stanza d’albergo a Cattolica, grazie anche all’incontro con un maestro del calibro di Pietro Annigoni (1910-1988) che nella chiesa abbaziale di Montecassino lascia di sé straordinarie prove d’artista tra le quali in controfacciata il grande affresco della Gloria di San Benedetto del 1979. In quei primi anni Ottanta, Batocco entra poi in contatto con lo scultore e pittore Toccafondo, i pittori Bardeggia, Vites e Di Carlo. Dal 1982 al 1990 collabora con la casa editrice Coeckelberghs di Stoccolma e frequenta la scrittrice Melinescu per la quale disegna le copertine dei suoi romanzi. Si susseguono personali in Svizzera (dove conosce l’architetto Botta) e in Lussemburgo (terra nella quale riceve la cittadinanza onoraria del Comune di Hesperange).
Negli anni Novanta entra in contatto con Trubbiani, Rincicotti, Valentini e Arnaldo Pomodoro.
Alcune sue opere vengono acquisite anche in terre lontane, come nel caso della collezione Den Norske Creditbank di Oslo. Batocco lavora incessantemente anche quale illustratore per CD musicali e romanzi.

Ma la pittura per Ivo Batocco è, come dovrebbe, ricerca di sé e dei sentimenti immutabili e universali degli uomini, anche quando le lusinghe del mercato lo indurrebbero a fermarsi sulla posizione di comodi successi.

Lontano dalle logiche corrosive dei mercanti Ivo Batocco prosegue la sua strada e dal figurativo passa all’informale attraverso una tecnica sapiente raffinata che all’apparenza ha inconsapevolmente dei punti di contatto con alcune esperienze coeve che Alberto Burri realizza in maniera magistrale con la tecnica della serigrafia. Ma come spesso accade per gli artisti autenticamente liberi, a costo di essere etichettati eclettici come è accaduto per Corrado Cagli (nato in Ancona nel 1910), anche Ivo Batocco torna a “ruminare” su alcuni passaggi del suo itinerario senza fare alcun “remake”. Così il ritorno al figurativo avviene portandosi dietro l’esperienza intensa dell’informale. Le figure decontestualizzate grazie a calibrate campiture di colore aumentano la loro forza espressiva.
Per la grazia delle sue figure e per la profonda padronanza della tecnica, Ivo Batocco ha dipinto grandi pale d’altare per l’Ordine dei frati minori francescani e al contempo ha incontrato importanti estimatori all’estero in particolari in Lussemburgo, in Belgio ed in Svizzera dove le sue opere, realizzate ad hoc, sono presenti in vari edifici pubblici.

La personale di pittura in Cingoli, narra l’itinerario artistico di Ivo Batocco della sua cifra stilistica che trae origine dal solco della tradizione italiana per articolarsi in un linguaggio contemporaneo che sa raccontare dell’incessante ricerca di un pittore che sa scrutare l’orizzonte per trovare verità e bellezza.

Visualizza la locandina ufficiale dell’evento

Veduta della chiesa di San Domenico: sede della Mostra

A SEGUIRE…

ALCUNI  SCATTI  DELLA  GIORNATA  INAUGURALE

da sn: il Consigliere comunale Eugenio Morganti, l’Assessore provinciale Massimiliano Bianchini, l’Assessore comunale Luigi Ippoliti, il critico d’arte Alberto Mazzacchera, il Direttore degli Istituti culturali comunali Luca Pernici e il M° Ivo Batocco

Un momento della presentazione in Sala “G.Verdi”: l’intervento di Luca Pernici

L’intervento dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Macerata Massimiliano Bianchini

Dinanzi S.Domenico… un attimo prima dell’apertura della mostra

da sn: Eugenio Morganti, Luca Pernici, Gianfilippo Centanni e Ivo Batocco

 

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